Coronavirus: sette le vittime, crescono ancora i contagiati

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Il Nord in quarantena. Nessun problema per magazzini supermarket. Esperti Ue, rischio alto in aree focolaio

E’ risultata positiva al coronavirus la turista di Bergamo in vacanza a Palermo che ieri sera è stata ricoverata nell’ospedale Cervello per i controlli dopo aver mostrato sintomi influenzali. Lo conferma la Regione siciliana che dice: “Abbiamo un sospetto caso positivo risultato tale all’esame del tampone”. E’ stata disposta la quarantena per il gruppo di amici della donna e per le persone che sono state a stretto contatto coi turisti. Questo è il primo caso di coronavirus accertato nel Sud Italia.

Negativi casi sospetti in Val d’Aosta – “Al momento non esistono casi di coronavirus, nemmeno sospetti, in Valle d’Aosta”. Lo comunica il Governo della Regione autonoma Valle d’Aosta dopo i risultati, giunti stanotte, degli esami sui tamponi dei sei casi sospetti che sono stati eseguiti in laboratori di Milano e Torino. “Tutti i test hanno dato esito negativo”, si legge in una nota. L’emergenza coronavirus è gestita da un’unità di crisi istituita dalla Protezione civile, con l’Usl della Valle d’Aosta e con la Centrale unica del soccorso.

Esperti Ue, rischio alto in aree focolaio – Il rischio per le persone dell’Ue e del Regno Unito che “viaggiano o risiedono in aree con presunta trasmissione comunitaria” del coronavirus “è attualmente elevato”. Lo si legge nell’aggiornamento rapido del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), sulla situazione del contagio in Europa, pubblicato la notte scorsa. Secondo gli esperti, per residenti e viaggiatori “l’impatto di una o più infezioni è considerato elevato, soprattutto per le popolazioni anziane” con più patologie.


Altre 4 vittime col Coronavirus. Ora sono sette, tutti anziani o con patologie pregresse. E salgono anche i contagiati, arrivati a quota 230. Ma gli ultimi positivi si sono registrati tutti nelle ‘zone rosse’ oppure in zone collegate, non ci sono quindi per ora nuovi focolai. L’Oms è preoccupata per “l’improvviso aumento” dei casi in Italia. Il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, prova ad abbassare la tensione, mentre si moltiplicano le disdette di turisti stranieri e per alcuni Stati il Belpaese diventa una meta da sconsigliare: “siamo un Paese sicuro”, dice.

Ed anche il Vaticano si adegua alla serrata causata dal Covid-19 disponendo il rinvio degli eventi in luoghi chiusi. Mentre il Nord è paralizzato, va in tilt la linea ferroviaria Milano-Bologna a causa della chiusura per controlli e ‘sanificazione’ della stazione di Casalpusterlengo, in piena ‘zona rossa’. Non si sa quando la circolazione potrà riprendere. Lo stop è stato disposto dopo il malore di un dirigente delle Ferrovie che è stato poi sottoposto a tampone. Tutti in Lombardia i quattro nuovi morti: un pensionato 84enne di Villa di Serio (Bergamo), un uomo di 88 anni di Caselle Landi (Lodi); un 75enne di Castiglione d’Adda (Lodi), che era stato portato all’ospedale lodigiano con un infarto; un sessantaduenne di Castiglione d’Adda dializzato. Questi pazienti, come i precedenti tre, ha puntualizzato Borrelli, “avevano patologie pregresse”. Quanto ai contagiati, ha aggiunto, la buona notizia è che “non ci sono altri focolai” oltre quelli già individuati. E tra di essi, ha aggiunto, “non ci sono conferme di legami”.

E’ sempre la Lombardia la regione con il maggior numero di casi (173 con 6 vittime), seguita da Veneto (33 e un morto), Emilia Romagna (18), Piemonte (3) e Lazio (3, sempre la coppia cinese ed il giovane ricercatore); un caso è stato segnalato poi in serata in Alto Adige: si tratta di un uomo del posto che era stato in una delle zone a rischio lombarde. I positivi con virus sono 222, di cui 101 ricoverati con sintomi, 27 in terapia intensiva e 94 in isolamento domiciliare. L’allarme sale e nel cuore decisionale dell’emergenza, la sede della Protezione civile, cominciano ad affiorare tensioni tra Governo e Regioni. Anche oggi il premier Giuseppe Conte ha passato parte della giornata nella Sala Italia del palazzo via Vitorchiano, con i ministri degli Esteri, Luigi Di Maio e della Salute, Roberto Speranza, oltre al commissario straordinario Borrelli. Dai governatori leghisti, in particolare Massimo Fedriga (Friuli Venezia Giulia), è arrivata la richiesta di sospendere Schengen per ripristinare i controlli alle frontiere. Ma dal Governo è arrivato un no: la misura “non è sostenibile” e “non garantirebbe nessuna efficacia cautelativa”. Domani, comunque, Speranza si confronterà con i colleghi dei Paesi frontalieri e limitrofi puntando a “condividere linee d’azione comuni”. Borrelli ha poi invitato Regioni e Comuni a non prendere decisioni senza averle coordinate con lo Stato. Presa di posizione ribadita in serata dal premier Conte che ha definito “ingiustificate le iniziative adottate dai governatori fuori dalle aree di contagio.

Non è possibile che tutte le regioni vadano in ordine sparso perché le misure rischiano di risultare dannose”. E il ministro per gli affari regionali, Francesco Boccia, ha avvertito che “le ordinanze regionali non concordate saranno impugnate”. Da Conte parole di critica anche verso la gestione “non del tutto propria secondo i protocolli prudenti che si raccomandano in questi casi” da parte di una struttura ospedaliera. Per evitare sbavature è stato deciso che da domani e fino a quando sarà necessario si riunirà nella sede della Protezione Civile un comitato ‘politico’ composto dai ministri e dai governatori per fronteggiare l’emergenza coronavirus. E sulla situazione dell’Italia, terzo Paese al mondo per diffusione del Coronavirus, dopo Cina e Corea del Sud, è intervenuta anche l’Oms, che domani sarà in missione a Roma. “Siamo profondamente preoccupati – ha spiegato il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus – per l’improvviso aumento dei casi”. L’organizzazione ha tuttavia riconosciuto che le azioni prese dall’Italia vanno comunque “nella giusta direzione”. Borrelli, da parte sua , ha tenuto a sottolineare che la riposta italiana è stata “immediata e tempestiva” e l’auspicio è che “con le misure prese si possa limitare il contagio”.

L’EUROPA – La Commissione Ue stanzia 230 milioni di euro per aiutare la lotta globale contro la diffusione del coronavirus, che andranno a supportare misure di preparazione dei Paesi, anche extra Ue, finanziare la ricerca e permettere l’acquisto di materiale per favorire la prevenzione: lo hanno annunciato i commissari europei alla salute e alla gestione delle crisi, Stella Kyriakides e Janez Lenarcic. E domani sarà mandata in Italia, “in accordo con le autorità italiane”, una missione congiunta dell’Ecdc e dell’Oms. Negli ultimi giorni è stata “in regolare contatto” con il ministro della Salute Speranza. L’Italia ha preso “tutte le misure necessarie” per tracciare la diffusione del virus e prevenire ulteriori contagi, ha detto. “Voglio lodare la risposta rapida e professionale delle autorità italiane” nel contrastare la diffusione del coronavirus, “abbiamo una eccellente collaborazione con loro nel campo della protezione civile e sono sicuro che l’Italia abbia il personale competente e le strutture efficienti per rispondere in maniera ben coordinata” alla situazione, ha spiegato il commissario Ue Lenarčič. 

Fonte:ANSA

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