Calabria prima di tutto: Luca Fabiano:” La Calabria che immagino”

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La Calabria, terra di ndrangheta, la terra della malasanità, una terra ormai abbandonata sia dallo Stato che dai rappresentanti della Regione stessa, dove nessuno crede ci possa essere più un futuro, dove i ragazzi scappano per andare a studiare fuori e non tornano più perchè non ci sono opportunità.
Questi sono ormai gli stereotipi che aleggiano sulla Calabria, stereotipi che a mio parere devono essere eliminati, perchè la Calabria non è questo, per me è un posto unico al mondo, una terra piena di storia, la terra della Magna Grecia, la terra dove passano i Normanni, dove nasce San Francesco di Paola e, soprattutto, la terra da cui nasce l’Europa.
Io credo che la storia della Calabria e il suo patrimonio culturale possano essere dei punti fondamentali per far ripartire questa regione ormai abbandonata da una classe politica quasi inesistente e senza progettualità.
Ripartire oggi è fondamentale perchè è il momento giusto, il momento in cui la situazione covid ha purtroppo distrutto molte attività al nord, attività che possono però ripartire proprio da questa terra che non ha subito i gravi danni come hanno subito le altre regioni.
Ora si deve ripartire, e si deve fare soprattutto dall’immenso patrimonio archeologico che abbiamo, dal vasto patrimonio naturale presente solo in questa terra e si deve ripartire da tutti i giovani che hanno voglia di mettersi in gioco e portare questa regione nei piani alti dell’Europa.
La Calabria fu la culla dell’Europa, da qui nacque tutto, ed ora la nostra Regione ha necessariamente bisogno di un grande aiuto dall’Europa stessa, è a Bruxelles che dovranno arrivare i nostri progetti e sono sicuro che se saranno validi, l’Europa sarà disposta ad aiutarci.
Io purtroppo sono un utopista, ma sogno e credo che un domani saremo rappresentati da gente che non presenta qualche misero progetto per il recovery fund, perchè è l’ora giusta per rinnovare le infrastrutture e creare posti di lavoro; sogno che un domani saremo rappresentati da gente che prende i soldi del Mes per avere una sanità decente, e non gente che se ne infischia; sogno che un domani i politici calabresi otterranno un’Agenzia europea dei beni archeologici, perchè è fondamentale affermare culturalmente la nostra terra; sogno che la Regione crei un dipartimento per il problema dell’erosione costiera; ma soprattutto, sogno che un giorno i giovani diranno: “perchè mi devo trasferire al Nord? Questa è la terra più bella al mondo, mi dà tante opportunità e io da qui non me ne voglio andare”.

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