Brusaferro: ‘Secondo dati nuova ondata. Intanto l’Abruzzo azzera i contagi. A Roma 3 casi, il dato più basso dall’inizio dell’emergenza
“Continua il trend incoraggiante”. E’ questo, secondo quanto si apprende, il risultato del monitoraggio condotto da Ministero della Salute e Iss relativo al periodo delle ulteriori riaperture delle attività commerciali dal 18 maggio. Il monitoraggio tiene conto di 21 indicatori, tra cui l’indice di contagiosità R0, ma anche parametri di tenuta del sistema sanitario, a partire dalle terapie intensive.
Secondo il monitoraggio quotidiano della Protezione civile lieve calo dei nuovi positivi in Italia: sono ora 232.248 i contagiati totali, 516 più di ieri, quando se ne erano registrato 593. Il dato comprende attualmente positivi, vittime e guariti. In Lombardia sono 354 in più (ieri 382) pari al 68,6% dell’aumento odierno in Italia. Ci sono 5 regioni a zero contagi: Abruzzo, Umbria, Valle d’Aosta, Calabria e Basilicata, oltre alla provincia di Bolzano.
Sono 87 le vittime del coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia, in aumento rispetto alle 70 di ieri. In Lombardia nell’ultima giornata se ne sono registrate 38, mentre ieri erano state 20. I morti a livello nazionale salgono così a 33.229. I dati sono stati resi noti dalla Protezione Civile. Sette regioni – Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Molise, Basilicata, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige – non fanno registrare vittime.
Intanto l’Abruzzo azzera i contagi per la prima volta e nel Lazio si registrano 16 casi con un trend al 0,2%. E’ record dei guariti (245) e dei dimessi (218) mentre sono 13 i decessi. A Roma città il dato più basso da inizio emergenza con tre nuovi casi. Un focolaio ad Anzio è stato individuato e circoscritto.
“Abbiamo superato la curva di picco dell’infezione, siamo nella parte di discesa e in una fase di controllo della situazione, ma richiede un’attenzione particolare” nell’identificare ed isolare precocemente i casi sospetti. Questo significa “sistemi di monitoraggio e capacità di risposta sanitaria ad eventuali focolai”. Così il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, durante l’audizione in Commissione Bilancio della Camera.
“Con la prossima settimana ci avviamo a una sfida sarà ancora più importante perché sarà liberalizzata la mobilita tra regioni e anche quella internazionale. Questo richiederà una capacità ancora più attenta di monitorare e rispondere a focolai”, ha detto Brusaferro in vista della ripresa degli spostamenti tra regioni e stati dell’Ue prevista per il 3 giugno.
“Per gli scenari che immaginiamo, in autunno, una patologia come il Sars-cov-2, che è trasmessa da droplet, si può maggiormente diffondere e si può confondere con altre sintomatologie di tipo respiratorio” e “la famosa ipotesi della seconda ondata è collegata a questo, che, dal punto di vista tecnico scientifico è un dato obiettivo”. “In autunno, si diffondono le infezioni respiratorie, meno ore di sole e attività all’aperto e più la circolazione aumenta”.
“Il virus è ancora presente e i comportamenti dei singoli sono le misure più efficaci per ridurne la circolazione. Questo è importante perché il numero di persone entrate a contatto con il virus è limitato, anche se varia da regione a regione”. E le “molte persone non entrate in contatto, e dunque suscettibili al virus, sono un serbatoio per la sua diffusione”.