Due riunioni per definire modalità e dettagli della futura gestione dell’emergenza Covid-19. Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e Azienda ospedaliero-universitaria “Mater Domini” si sono confrontate per due volte in questa settimana, al fine di individuare – in quella che è stata vista un po’ anche come una sorta di collaborazione pre-integrazione – le soluzioni migliori per mettere in campo una gestione ottimale della pandemia.
Il peso del Covid che andrà a gravare sulla sanità catanzarese è ancora tutto da verificare, visto che il numero dei casi da gestire in questa fase è fortunatamente lontano da quelli registrati durante il periodo clou, nella scorsa primavera.
Rispetto ad allora, il “Pugliese” si sta già organizzando per poter contare su una più consistente quantità di tamponi da poter processare quotidianamente. Ieri è arrivato un nuovo macchinario che consentirà, una volta calibrato, di arrivare a 750 tamponi al giorno anche se l’obiettivo dell’Azienda è giungere a una capacità di 2.500. Un numero al quale ci si potrebbe avvicinare già se non ci fossero problemi di approvvigionamento dei reattivi, visto che in Microbiologia c’è già un macchinario che potrebbe far innalzare l’asticella complessiva fino a circa 1.300 tamponi al giorno.