Un minuto di raccoglimento prima dell’inizio della partita per ricordare tutte le vittime della pandemia
Si riparte da dove ci si era fermati, con la Juventus protagonista: sono i bianconeri ad andare alla finale di Coppa Italia del 17 giugno. Decisivo l’1-1 di quattro mesi fa a S.Siro, oggi è finta 0-0 con un rigore mandato sul palo da Ronaldo con un lievissimo tocco di Donnarumma, e i rossoneri troppo presto in dieci, per l’espulsione di Rebic, l’unica punta schierata da Pioli. Di emozioni la partita non ne ha regalate tante sul piano tecnico, e non si poteva pretendere: questa volta può bastare il piacere di avere ritrovato il calcio giocato.
La lunga sosta, almeno sembra avere lasciato molte meno scorie tra i bianconeri d sicuro non ha cambiato i valori in campo: l’alibi delle tre assenze pesanti, Ibrahimovic, Castillejo e Theo Hernandez non assolve il Milan che si fa subito schiacciare nella sua area. Pioli schiera una squadra con una sola punta Rebic, Sarri senza Higuain, Chiellini e Ramsey, schiera per la prima volta dal 1′ il trio Douglas Costa-Dybala-Cristiano Ronaldo, dà fiducia a Pjanic e preferisce Danilo a Cuadrado come esterno destro della difesa.
La Juventus impone la sua legge e sfiora il gol già dopo 2′: Alex Sandro serve Douglas Costa, il rasoterra secco dell’attaccante brasiliano va fuori di poco, un tentativo di Cristiano Ronaldo viene rimpallato da Conti (10′), poi arriva il primo episodio da Var: Ronaldo palleggia in area, Conti sposta un gomito e fa cambiare traiettoria al pallone. Scatta il check e Orsato va al monitor:è rigore. Ma anche l’immenso CR7 si è un po’ arrugginito nella sosta agonistica: il suo tiro si stampa sul palo, con un lieve tocco di Donnarumma. E’ il secondo tiro dagli 11 metri sbagliato dal portoghese in Italia: il primo nello scorso campionato, contro il Chievo.
Per il Milan, che dopo l’1-1 dell’andata deve vincere o pareggiare dal 2-2 in poi, si fa ancora più dura due minuti dopo lo scampato pericolo: Rebic entra a gamba tesa su Danilo, è rosso diretto. I rossoneri restano in 10, senza punte, con il solo Bonaventura avanzato. Donnarumma mura Matuidi a colpo sicuro (31′), Pjanic viene ammonito. Dopo una manciata di minuti del secondo tempo, dopo un colpo di testa in tuffo di Calhanoglu, palla-gol rossonera (4’st) ecco il cambio atteso nel Milan: fuori Bonaventura, entra Leao. Buffon teme cali di tensione e urla “Stiamo sul pezzo, stiamo sul pezzo”. Sarri sfrutta l’opportunità di tanti cambi e al 18′ nello stesso momento ne cambia tre: vanno fuori Pjanic, Doglas Costa e Matuidi, entrano Khedira, Bernardeschi e Rabiot.
La partita diventa più equilibrata, anche perché la fatica comincia a farsi sentire su entrambi i fronti. Kjaer, su calcio d’angolo, non riesce a girare in rete (35′). Donnarumma devia il sinistro di Dybala poi Rabiot svirgola il pallone. La qualificazione resta in bilico, la Juve riesce a tenere a bada il Milan e al 92′ l’ultima occasione è per Alex Sandro, il suo sinstro carico di effetto non sorprende Donnarmma. Resta 0-0, è la Juventus la prima finalista di Coppa Italia.