E’ emergenza e sempre più spesso leggiamo che la situazione è tragica. L’ospedale dell’Annunziata non riesce più ad assicurare ne letti né cure per i tanti malati di covid in attesa. I posti letto sono ormai esauriti, la sanità al collasso. Inoltre l’attuale andamento del contagio da coronavirus come principale problema da gestire pone i tanti malati di patologie diverse al covid in una posizione tale da non garantire le cure necessarie.
Io mi rendo conto della mole di lavoro ed esprimo tutta la mia stima per il grande impegno e la professionalità che gli operatori della sanità mettono ogni giorno in opera per fronteggiare una situazione di gravità eccezionale in un contesto che sta travolgendo le nostre vite, i nostri affetti, le nostre abitudini. E’ inoltre inutile e retorico dire oggi che la nuova pandemia era già stata annunciata ma istituzioni, politica e ASL sono stati solo a guardare come spettatori di una realtà che sembra un film. E’ ora di voltare pagina. Non si può perdere altro tempo, per questo che io oggi chiedo e rinnovo alle Istituzioni locali la richiesta, che già in tanti hanno promosso, per la riapertura degli ospedali periferici ed in particolare per ciò che mi riguarda, poiché la sua posizione abbraccia un’utenza vasta e facilmente raggiungibile, l’apertura dell’ospedale di Acri con un piano di assunzioni stabili per tutte le figure professionali sanitarie carenti in organico che possa dare un respiro nuovo ad un servizio di importanza primaria nella collettività e restituire i dovuti diritti al personale sanitario già in servizio.
In questo momento di seria difficoltà chiedo di abbandonare l’immobilismo presente fino ad oggi invitando le forze sociali , sindacali , i governi locali, la ASL a rivedere le priorità di questa comunità locale e trovare il luogo del confronto e della pianificazione per produrre un modello sanitario capace di rimuovere le disuguaglianze e affermare i diritti per lavoratori e cittadini bisognosi di cure.
Il momento che stiamo vivendo come tutti sappiamo è difficile ma la salute dei cittadini deve essere il fulcro dell’attività politica e bisogna valutare attentamente la disponibilità che già il Sindaco di Acri ha dato per l’utilizzo del nosocomio della città.
Ribadisco quindi il mio appello affinchè, per il bene di tutti, l’ospedale di Acri possa divenire subito operativo e rimanere tale in futuro.