Vittima è riuscita ad aggrapparsi a ringhiera senza cadere
ALTOMONTE, 04 SET – Ha tentato di scaraventare dal balcone la compagna, senza riuscirvi solo per la reazione della donna che si è aggrappata alla ringhiera. Con questa accusa, personale della Squadra mobile ha arrestato e posto ai domiciliari F.G., di 33 anni, di Altomonte, in esecuzione di un provvedimento del gip di Castrovillari su richiesta della Procura. L’uomo è accusato di tentato omicidio, maltrattamenti in famiglia, violenza privata e danneggiamento.
In particolare, dalle le indagini sarebbe emerso come l’uomo avesse posto in essere ripetute minacce e violenze, scaturite da una ossessiva gelosia, nei confronti della compagna, la quale, il 29 agosto scorso, dopo una nottata di soprusi è riuscita a contattare una sua parente per farsi accompagnare al Pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza. Qui, vista la tipologia di lesioni riscontrate, è stata sentita dagli investigatori della Squadra mobile che, dopo avere tranquillizzato la vittima e averne superato l’iniziale reticenza dovuta al timore di altre possibili conseguenze, con pazienza e accuratezza hanno ricostruito l’accaduto.
Dalle indagini è emerso quindi che l’uomo, dopo aver minacciato di morte la compagna, l’ha bloccava sul balcone della propria abitazione e, dopo avere lanciato un masso sull’auto della stessa distruggendone il tettuccio, ha tentato di gettarla nel vuoto senza riuscirvi perché la donna è riuscita ad aggrapparsi con un piede e con le mani alla ringhiera. Le minacce, però, sarebbero proseguite per tutta la notte, fino a quando la donna è riuscita a riprendere il proprio cellulare e a contattare una parente.