Un bambino di dieci mesi ha perso la vita, lo scorso venerdì, a Villafranca Tirrena, a seguito di conseguenze riconducibili all’ostruzione delle vie respiratorie causata da un oggetto ingerito.
È bastato un attimo, perché di questo si è trattato, per trasformare una consuetudine giornaliera in un epilogo drammatico. Una tragedia che ora dovrà essere approfondita sotto molteplici aspetti.
I fatti: la madre del piccolo si stava apprestando a cambiare l’indumento intimo al figlioletto, quando il bambino ha preso tra le mani una ventosa, appartenente ad una clessidra. L’oggetto è rimasto incastrato in gola. Immediati i tentativi di liberare le vie respiratorie, e per questo i genitori hanno chiamato i vicini di casa che sono sopraggiunti per prestare soccorso.
Una vicina di casa, infermiera di professione, è riuscita ad estrapolare il corpo estraneo dalla gola, rimasto bloccato per circa cinque minuti e non consentendo così di respirare.
Il piccolo è stato quindi trasportato dagli operatori del 118 in ambulanza al Policlinico universitario di Messina. Da quanto emerge, secondo quanto è stato ricostruito nella giornata di ieri, quando la notizia si è diffusa a Villafranca e nei centri della costa tirrenica, ma anche nel capoluogo, una volta giunto in ospedale il bambino era cosciente, piangeva e si muoveva. I medici hanno eseguito diversi controlli, ma nel giro di un paio di ore il bimbo è deceduto.
I sanitari del Policlinico “Martino” hanno immediatamente trasmesso gli atti all’autorità giudiziaria che ha aperto un fascicolo in cui risultano indagati per omicidio colposo entrambi i genitori, che sono già stati interrogati dalla polizia giudiziaria ed hanno fornito i dettagli dell’episodio.