Coronavirus, risalgono i contagi, +4492 su ieri: i malati sono oltre 62mila. I morti oltre 8mila

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In Lombardia contagi ancora in crescita, a Milano oltre 800 in più. Gallera: ‘La nostra regione caso unico’ In arrivo una nuova autocertificazione.

Sono 10.361 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 999 in più di ieri. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile nel corso della conferenza stampa alla quale anche oggi non è presente Angelo Borrelli, a causa di uno stato febbrile. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 1.036.

Sono 8.165 i morti in Italia a causa del coronavirus, con un aumento rispetto a ieri di 662. Mercoledì l’aumento era stato di 683. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile.

Sono complessivamente 62.013 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 4.492. Mercoledì l’incremento era stato di 3.491. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 80.539. Il dato è stato fornito dalla Protezione Civile.

Dopo quattro giorni di calo, risale la curva dei contagi per coronavirus in Italia. Oggi sono 4.492 in più mentre ieri l’aumento era stato di 3.491, martedì di 3.612, lunedì di 3.780 e domenica di 3.957. Il numero delle vittime è oggi di 662, con un calo rispetto a ieri quando erano state 683, mentre martedì l’aumento era stato di 743.

Il picco dell’epidemia di coronavirus in Italia è “vicinissimo” e si presenta “molto largo, una sorta di plateau”, ha detto all’ANSA Fabrizio Nicastro, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e fra gli esperti del ‘Gruppo analisi numerica e statistica dati Covid-19’. Questa è la situazione ad ora, dominata da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. “Se un’altra regione importante dovesse esplodere – ha rilevato – è chiaro che la curva si rialzerà”.

E non migliora la situazione dei contagi in Lombardia. Sono 34.889 le persone positive al coronavirus in Lombardia, con un aumento di 2.543 casi in un giorno, mentre i decessi sono arrivati a 4.861, con un aumento di 387 vittime. Sono i dati resi noti dall’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera. Sono 27 i nuovi ricoveri in terapia intensiva, mentre sono 655 i nuovi accessi nei reparti normali. “Purtroppo sono dati che segnano una crescita, anche significativa”, ha detto Gallera.E la provincia di Milano la zona che ha fatto registrare il maggior numero di nuovi positivi in Lombardia: sono infatti 848 i nuovi casi che portano il totale a 6922. E’ quanto emerge dai dati resi noti dall’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera. Ieri i nuovi casi positivi nella provincia di Milano erano stati 373, l’altro ieri 375. “E’ un dato molto forte” ma “potrebbero essere i molti tamponi in più che sono stati fatti”, ha detto Gallera. Quello della Lombardia “è stato un caso unico”: lo ha detto in diretta Facebook l’assessore al Welfare Giulio Gallera spiegando che l’emergenza Coronavirus “fortunatamente in altre regioni è arrivata dopo” e in Veneto si è riusciti ad individuare e circoscrivere il focolaio. La risposta all’emergenza, ha rivendicato, è stata straordinaria. E intanto il Comune di Milano ferma le cremazioni per coloro che sono deceduti in città ma non sono residenti e questo a causa della “saturazione” dovuta all’emergenza Coronavirus dell’impianto di cremazione di Lambrate. La misura, come si legge in una determina pubblicata nell’albo pretorio del Comune, sarà in vigore dal 29 marzo.

Cambia ancora in modulo per l’autocertificazione degli spostamenti. Lo ha detto il capo della Polizia, Franco Gabrielli, a SkyTg24. Su questo, ha spiegato, “sono state fatte ironie, ma cambiano le disposizioni e noi dobbiamo aggiornare il modulo, anche per intercettare” i quesiti che arrivano dai cittadini. “Ci sono le straordinarie persone che combattono negli ospedali e poi c’è un’altra battaglia che vede impegnati i nostri uomini, quella di spezzare la catena del contagio, perseguendo i furbi, chi con comportamenti sbagliati introduce un vulnus al sistema che può vanificare gli sforzi che si stanno facendo”. Lo ha detto il capo della Polizia, Franco Gabrielli, a SkyTg24, sottolineando che “fino al 24 marzo su due milioni e mezzo di cittadini controllati ci sono stati 110mila denunciati” per il mancato rispetto dei divieti. La stragrande maggioranza dei cittadini – ha osservato Gabrielli – è rispettosa dei divieti, ma c’è un’altra parte che forse non è consapevole dei rischi o è allergica ai divieti e si comporta in maniera negativa. Io – ha ricordato – nei giorni scorsi avevo sottolineato l’esigenza di misure più efficaci ed il Governo ha fatto un nuovo decreto che, all’articolo 4, introduce un quadro sanzionatorio diverso. I comportamenti scorretti potranno venire sanzionati con l’articolo 452 del Codice penale, che punisce i comportamenti colposi con una pena fino a 12 anni di reclusione”.

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