Conte nella sede della protezione civile. Al tavolo anche Speranza, Di Maio, De Micheli e Borrelli
Il premier Giuseppe Conte nella sede del Dipartimento di Protezione Civile per la nuova riunione del Comitato operativo per l’emergenza Coronavirus. Al tavolo sono anche i ministri Luigi Di Maio, Roberto Speranza e Paola De Micheli e il commissario straordinario e capo della Protezione Civile Angelo Borrelli.
“Sono in corso tutta una serie di valutazioni tecniche e politiche, anche con le regioni, è una vicenda complessa”. Fonti di Palazzo Chigi hanno spiegato ai cronisti i motivi della lunga riunione al Dipartimento della Protezione Civile con il premier Conte e diversi ministri. “C’è un ulteriore approfondimento dei ministri presenti al tavolo, anche con il ministro Guerini, che è in costante collegamento da Lodi, per tutta una serie di valutazioni che vanno fatte”, hanno aggiunto dicendo poi in serata il premier Conte dovrebbe tenere una conferenza stampa nella sede del Dipartimento, come era inizialmente previsto dopo la riunione della mattina.
“Il mio pensiero e il cordoglio di tutto il governo vanno alle due vittime e alle loro famiglie”, aveva scritto su Facebook in mattinata il premier Giuseppe Conte. “Siamo al lavoro senza sosta per reagire con la massima compattezza a questa emergenza“. “Fra poco sarò nuovamente al Comitato operativo della Protezione civile per un aggiornamento sull’emergenza Coronavirus e per valutare nuove misure straordinarie”.
Si terrà alle 18:30 il Consiglio dei ministri straordinario sull’emergenza coronavirus. La riunione, nella quale saranno assunte misure ad hoc sul dossier, si terrà nella sede della Protezione Civile a Roma.
Sulla richiesta avanzata al governo Conte dalla Regione Friuli Venezia Giulia “di prevedere controlli anche sui confini terrestri, al fine di monitorare gli ingressi sul territorio nazionale, abbiamo preso atto della risposta del premier secondo cui, al momento, rispetto alle informazioni acquisite e al livello di contagio, la misura è da escludere”: così il governatore Massimiliano Fedriga. Tuttavia “il governo centrale ha manifestato la disponibilità ad un confronto con le Regioni di frontiera per un approfondimento sulla tematica”.
A Milano vertice nella sede della Prefettura di Milano convocato per fare il punto della situazione dopo i contagi da Coronavirus in Lombardia. Al tavolo siedono il prefetto di Milano, Renato Saccone, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il questore di Milano, Sergio Bracco, l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, la vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo, il comandante della Polizia locale di Milano, Marco Ciacci e il direttore della Protezione civile di Milano, Cristiano Cozzi.
“Qualche anno fa tutti discutevamo dei no vax, adesso sono scomparsi tutti. Questo è significativo”, ha detto Matteo Renzi. “Il Paese deve dare priorità a gestire l’emergenza e dare ascolto alla scienza e ad esperti come Burioni e Capua – aggiunge -, che sono stati massacrati sui social, ma avevano ragione”.
“Stiamo lavorando perché il problema non diventi un disastro“, ha detto il leader della Lega Matteo Salvini. “Per evitare danni ulteriori – ha aggiunto Salvini – controlliamo e chiudiamo”. “Quelli che negano l’evidenza per buonismo o ignoranza, quelli che dicono è tutto sotto controllo mi sembra che abbiano capito poco o hanno capito tardi. Lo stesso presidente del Consiglio non più tardi di due giorni fa diceva che la situazione era tutta sotto controllo”. “Una preghiera per la prima vittima italiana del Coronavirus e un pensiero alla sua famiglia. Forse ora qualcuno avrà capito che è necessario chiudere, controllare, blindare, bloccare, proteggere?”.
Fonte:ANSA